struttura del tartufo:
carpoforo: la forma e la dimensione dell’ intero corpo(frutto)
peridio: l’aspetto della cuticola di rivestimento del tartufo
gleba : la polpa interna
venature: tralci di filamenti che separano gli spazi contenenti gli aschi e le ascospore del tartufo
Tartufi del Garda
tartufi sono naturalmente presenti nell’ entroterra gardesano e negli ultimi anni siano state realizzate un numero importante di tartufaie.
Il tartufo si sviluppa nel territorio gardesano dalla altezza di 200 a circa 700 metri esiste ed è diffuso sulle colline del basso medio ed alto lago.
Sulla sponda Bresciana cresce tra il Lago di Garda e le colline moreniche del basso lago nella Valtenesi che comprende i comuni di: Padenghe, Moniga, Manerba del Garda e San Felice del Benaco.
Le varietà nero estivo, uncinato e pregiato, crescono a Renzano e sulle colline della via Panoramica del Comune di Salò.
Zone tartufigene
Nell’ alto Garda bresciano e sul Monte Baldo si trovano Tartufo nero, sia estivo che uncinato, e tartufo nero pregiato (melanosporum)–Il tartufo nero pregiato ha profumo gradevole ed intenso ed in genere matura da novembre a marzo. Di minor pregio ma presenti sono i tartufi nero estivo o scorzone e il tartufo nero invernale. Già dai tempi antichi come riporta Giuseppe Franco Viviani nella pubblicazione di alcune relazioni, sulla situazione del territorio veronese al tempo della fine della Repubblica di Venezia. In data 3 agosto 1791 il nobile Agostino Pignolati a proposito di Caprino, ai piedi del Baldo (conservate presso l’Accademia d’Agricoltura Scienze e Lettere di Verona) si legge:…
“Le colline egualmente ubertose di grani sono anch’esse spezialmente ove la terra, è bell’armenica come lo è tutta la campagna, oppura ove è argillosa, non tanto però ove è cretacea, ma tutte essendo di viti, di pochi gelsi, ed ulivi impiantate sono dall’industria, e notabile dispendio a tal segno rese ubertose, che puossi mettere in questione, se più renda la campagna, o le colline in proporzione di terreno, ed oltrecciò sono anco arricchite de’ preziosi tartuffi, li quali a preferenza d’ogni altro luogo e vicino e lontano sono ad onta di esorbitante prezzo ricercati, e spediti in lontane regione, e la imperial mensa di Germania per cinque, o sei mesi dell’anno viene ogni giorno imbandita di questo prelibatissimo frutto di Caprino”…
La Lessinia è la fascia montuosa a nord di Verona, e vi si trovano i tartufi o nero estivo o scorzone, nero uncinato e nero pregiato (melanosporum).
Le Colline Moreniche del Basso Garda, fra la Provincia di Mantova a sud e il Lago di Garda a nord, nello specifico tra le province di Brescia e Verona.
Il tartufo bianco pregiato è la specie più nota ed apprezzata in Italia e sul lago di Garda lo si trova in genere da ottobre a dicembre.
La associazione tartufai bresciani e le associazioni tartufai Veronesi hanno sviluppato tartufaie nei comuni di Toscolano Maderno, di Tignale e di Tremosine, di Roe’ Volciano e di Pertica Alta,ed in altri territori del lago
Il tartufo è un fungo ipogeo di pregio che per le sue attitudini commerciali ha sviluppato un interesse anche nel mondo scientifico per determinarne la tipizzazione e la possibile riproduzione il fungo vive in simbiosi con la pianta e in condizioni specifiche ( clima , terreno, presenza di insetti etc) sviluppa il corpo fruttifero (il tartufo). L’aroma del tartufo richiama l’attenzione oltre che dei consumatori e dei ristoratori di ricercatori, tartufai, società private ed acquirenti di piantine micorizzate.
Grazie alla disponibilità di indagini scientifiche è possibile identificare le diverse specie pregiate di tartufo ,controllare la micorizzazione delle piantine destinate alla vendita e valutare la qualità del terreno per la produzione di tartufo. In natura è particolarmente complesso studiare il suolo direttamente a contatto con le radici delle piante è quindi un ambiente molto dinamico in cui pianta, suolo e microorganismi interagiscono. La rizosfera si forma in seguito al rilascio da parte delle radici di essudati radicali che costituiscono fonte di nutrimento per i microorganismi, batteri e funghi, associati alle radici (Walker et al., 2003). alla luce della recente pubblicazione del genoma del tartufo nero (Martin et al., 2010). si è iniziato ad identificare con precisione le diverse varietà per approfondimenti sul tema della genetica del tartufo ti invitiamo a consultare l’articolo di Antonietta Mello e Paola Bonfante pubblicato dall’ Accademia dei Georgofili
maestro tartufaio nella ricerca
con il suo giovane allievo
VEDI ALCUNE VARIETA’ DEL GARDA
- TUBER MELANOSPORUM VITTADINI (TARTUFO NERO PREGIATO) DICEMBRE- MARZO
- TUBER AESTIVUM VITTADINI ( TARTUFO ESTIVO O SCORZONE ) LUGLIO- NOVEMBRE
- TUBER UCINATUM VITTADINI (Tuber aestivum Vitt. forma uncinatum Montecchi) ( TARTUFO ESTIVO O SCORZONE ) OTTOBRE- DICEMBRE
- CHOIROMYCES MEANDRIFORMIS VITTADINI (TARTUFO DEI MAIALI NON COMMERCIABILE)
- TUBER EXCAVATUM VITTADINI (TARTUFO LEGNOSO NON COMMERCIABILE)
- TUBER BRUMALE VITTADINI (TARTUFO NERO INVERNALE) NOVEMBRE- MARZO
- TUBER MACROSPORUM VITTADINI (TARTUFO NERO LISCIO) SETTEMBRE- DICEMBRE
- Tuber aestivum VITTADINI forma uncinatum Chatin Tartufo uncinato OTTOBRE- DICEMBRE
- Tartufo moscato (Tuber brumale Vitt. forma moschatum Ceruti) NOVEMBRE- MARZO
- TUBER MESENTERICUM VITTADINI ( TARTUFO NERO ORDINARIO ) SETTEMBRE- GENNAIO
- TUBER BORCHII VITTADINI (TARTUFO MARZUOLO O BIANCHETTO) GENNAIO- APRILE
- TUBER MAGNATUM PICO VITTADINI (TARTUFO BIANCO) SETTEMBRE- GENNAIO