Pigo (Rutilus pigus)
appartiene alla famiglia dei ciprinidi è un pesce molto diffidente e sospettoso,
predilige le zone profonde a corrente lenta, ricche di vegetazione sommersa, con sabbia e ghiaia. E’ un pesce gregario vive in branchi numerosi.
Sverna in acque profonde tra gli anfratti del fondale sino ai 100 metri .
Nei laghi staziona a profondità di 10-15 metri spesso sotto rive scoscese, con roccia ed estesa vegetazione di alghe.
Specie onnivora, in estate si ciba soprattutto di vegetali, tanto che alcuni pescatori utilizzano come esca una particolare erba acquatica.
Ama bollare in superficie anche rumorosamente.
Si riproduce da aprile a giugno, raggiunge una lunghezza massima di 45 cm
IL rutilus pigus viene citata come specie minacciata nell’allegato III della convenzione di Berna (fauna protetta) ed è segnalata tra le specie a rischio nella Direttiva Europea “Habitat” (92/43 CEE) ciò sia a causa della sua tendenza ad ibridarsi con specie come il gardon (R. rutilus), che per la presenza di uccelli come il cormorano e pesci come il siluro. Altra causa del decremento numerico è data dagli sbarramenti che impediscono di raggiungere i fondali adatti alla riproduzione;
Sul lago di Lario le sue carni, sono sottoposte a salatura, disseccamento e pressatura e fanno gli “squartoni” una apprezzata specialità locale. Viene realizzata in analogia alla preparazione degli agoni lo squartone viene eviscerato e desquamato; dopodiché viene lavato, messo in salamoia e poi appeso per farlo essiccare leggermente. Talvolta viene pressato sotto dei torchi di legno, poi conservato all’interno di contenitori di latta sotto uno strato di olio e con delle foglie di alloro per un periodo di 2-3 mesi. Viene consumato affettato sottilmente e si accompagna alla polenta O come sugo per primi piatti, oppure alla brace su del pane abbrustolito o su una fetta di polenta fritta. In analogia alle sarde conservate e consumate sul lago d’Iseo e Garda.