La lasca Chondrostoma genei è endemica in Italia
È della stessa famiglia di alborelle, scardole & C, ha un colore argentato e ei tempi passati risaliva velocemente i fiumi in “nuvole” di centinaia di esemplari .
Vive in acque correnti, limpide, con fondo sabbioso e sassoso.
È un ciprinide gregario vive in acque correnti a fondo sabbioso e ghiaioso predilige acque turbolente; sua caratteristica è la bocca che si apre verso il basso, che gli consente di raccogliere direttamente sul fondo il cibo di cui si nutre. la bocca è dotata di 5 denti faringei per lato.
Può raggiunge i 30 cm di lunghezza.
è soprattutto carnivora si ciba di larve di insetti ed ma anche con alghe incrostanti si riproduce tra maggio e giugno.
È preda della tecnica della passata, ma può abboccare anche alle lenze a fondo
Anni or sono il lago Trasimeno era famoso per il momento di riproduzione della lasca (la marra delle lasche), in aprile risalivano i fossi e i torrenti per depositare le uova ed era una pesca quasi miracolosa per la gente del posto
La specie è inclusa nell’Allegato II (specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione) della Direttiva Habitat 92/43/CEE. Inclusa tra le specie particolarmente protette della Legge Regionale 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.
Un progetto transnazionale “Life Saving Lasca” nel Parco del Ticino per la conservazione di questa specie con la riproduzione a Pontevecchio di Magenta presso l’incubatoio ittico nella Riserva della Fagiana e con l’incubatoio ittico di Somma Lombardo della Fipsas di
E’ una specie molto mobile che compie migrazioni riproduttive verso monte e
la tendenza alla riduzione della sua presenza sia per la presenza degli sbarramenti lungo i fiumi che impediscono la risalita dei pesci per la riproduzione e per il prelievo idrico nonché per la presenza di altri pesci come il persico che predano le uova
La lasca è endemica in Italia
È della stessa famiglia di alborelle, scardole etc, ha un colore argentato e nei tempi passati risaliva velocemente i fiumi in “nuvole” di centinaia di esemplari .
Vive in acque correnti, limpide, con fondo sabbioso e sassoso.
È un ciprinide gregario vive in acque correnti a fondo sabbioso e ghiaioso predilige acque turbolente; sua caratteristica è la bocca che si apre verso il basso, che gli consente di raccogliere direttamente sul fondo il cibo di cui si nutre. la bocca è dotata di 5 denti faringei per lato.
Può raggiunge i 30 cm di lunghezza.
è soprattutto carnivora si ciba di larve di insetti ed ma anche con alghe incrostanti si riproduce tra maggio e giugno.
È pescata con la tecnica della passata, ma può abboccare anche alle lenze a fondo.
Anni or sono il lago Trasimeno era famoso per il momento di riproduzione della lasca (la marra delle lasche), in aprile risalivano i fossi e i torrenti per depositare le uova ed era una pesca quasi miracolosa per la gente del posto
La specie è inclusa nell’Allegato II (specie di interesse comunitario che richiede la designazione di zone speciali di conservazione) della Direttiva Habitat 92/43/CEE. Inclusa tra le specie particolarmente protette della Legge Regionale 15/2006 “Disposizioni per la tutela della fauna minore in Emilia-Romagna”.
E’ in svolgimento un progetto transnazionale “Life Saving Lasca” nel Parco del Ticino per la conservazione di questa specie con la riproduzione a Pontevecchio di Magenta presso l’incubatoio ittico nella Riserva della Fagiana e con l’incubatoio ittico di Somma Lombardo della Fipsas
E’ una specie molto mobile che compie migrazioni riproduttive verso monte e la tendenza alla riduzione della sua presenza è dovuta sia alla presenza degli sbarramenti lungo i fiumi che impediscono la risalita dei pesci per la riproduzione che per il prelievo idrico nonché e per la presenza di altri pesci come il persico che predano le uova.