L’INGRANDIMENTO ATMOSFERICO
E’ un fenomeno dovuto alla rifrazione della luce attraverso strati di atmosfera con diversa densità.
Le variazioni di temperatura, umidità e ventilazione delle diverse zone che ci separano dall’ orizzonte determinano la creazione di un effetto lente di ingrandimento che permette di vedere ingranditi oggetti e panorami normalmente non visibili.
Questo fenomeno può far risaltare all’ orizzonte oggetti molto distanti normalmente poco visibili. IL fenomeno può quindi provocare dei Miraggi.
Ad esempio il miraggio cosiddetto inferiore porta vedere la riflessione del colore del cielo sul terreno all’ orizzonte in modo da far pensare ad un lago nel deserto oppure come accade su una strada asfaltata in estate dove l’elevata temperatura provoca effetti di rifrazione ottica.
La Fata Morgana, è un miraggio particolare che si manifesta in al di sopra dell’ orizzonte
Il nome si rifà alla mitologica Fata Morgana della mitologia celtica che veniva ritenuta dai marinai responsabile della comparsa di fatali miraggi.
Per la sua frequenza particolare nello stretto di Messina il nome si è diffuso in tutto il mondo nella sua dizione italiana come riportato nel volume della BIBLIOTECA ITALIANA GIORNALE DI LETTERATURA , SCIENZE ED ARTI Tomo LXXVI. ANNO DECIMONONO .1834
Viene descritto un episodio di Fata morgana vista sul lago di Garda.
Il dottor Gazzaniga , professore di fisica descrive il fenomeno in una lettera pubblicata.
Fu nello scorso mese di luglio osservato nel lago di Garda un curioso fenomeno ,apparsovi però anche altre volte, il quale ha certa conformità con quello della Fata morgana , che vedeşi di tempo in tempo nello Stretto di Messina , e fu descritto dal padre Nasi in un libro stampato a Napoli nel 1775 ,ed anche dal Varano in una delle sue visioni. Alla riviera opposta del lago si presentava , a guisa di uno strato d’acqua sovrapposto alle estreme rive del lago stesso , una fascia vaporosa che per istraordinaria rifrazione offeriva le immagini degli oggetti superiori ed attigui spostate. L’osservatore ben fissando lo sguardo poteva scorgere la reale superficie del lago sino al suo limite , indi alcuni metri più in alto la detta fascia come di altra superficie avente apparenza di acqua dalla quale emergevano i raggi rifratti apportatori degli oggetti anche più elevati, e quei tra essi che erano più obbliqui alla superficie del lago venivano anche da questa riverberati ; inescevansi poi in virtù di raggi diretti le immagini de campestri oggetti circostanti che rendevano più singolare la scena
e riporta anche come un Farmacista di Lazise che era solito appuntare meticolosamente le sue osservazioni riportava l’evento
Ecco come il signor Fontana , farmacista a Lazise, descrive nella Gazzetta eclettica di tecnologia il fenomeno qual fu osservato il 10 maggio 1833 : alle ore e mezzo antimeridiane comparve in mezzo al lago , ma però più vicino alla sponda bresciana , una catena di monti , che rappresentava perfettamente una vaga isola , e si estendeva in parallelo alla stessa sponda pel tratto di quattro miglia e più. In questa catena di monti , ossia in questa visionaria isola , sembrava di vedere alberi , case , castelli e dirupi , lo che presentava una prendente , difficilissima da immaginarsi, ed impossibile da descriversi … tutti confermavano di non aver mai veduto un sì portentoso effetto . . . se non che un vecchio si pose a narrare di avere veduto altre volte un tale spettacolo .