Le correnti delle acque del lago di Garda sono spesso occasionali e transitorie
Le correnti sul lago generalmente si muovono in direzione contraria al vento in quanto compensano lo spostamento d’acqua provocato dalle onde. Data la capienza del lago e lo scarso rimescolamento del lago, si stima che, il ricambio completo delle acque richieda circa 25 anni .
Le correnti sono per lo più correnti subacquee, ma possono diventare visibili in superficie con l’aspetto di un fiume che scorre sulla superficie dalla colorazione più chiara rispetto a quella delle acque circostanti.
La parte nord del Lago di Garda raggiunge una profondità sino a 350 m mentre la parte sud ha una profondità media di 80 m . Si genera in questo modo una differenza di pressione, temperatura e densità dell’ acqua queste differenze si compensano attraverso le correnti. VEDI TOPOGRAFIA SINTETICA
Due correnti note scorrono nella parte nord del lago a ridosso della costa ovest tra la zona di Limone e Bogliaco e sulla costa est tra Malcesine e la punta San vigilio queste correnti possono avere una forza di 4 nodi e possono perdurare per 2- 3 giorni.
Le correnti superficiali più note sono il corrif, che dalla punta di San Vigilio giunge a Peschiera
Tra Bogliaco e Gardone si manifesta soprattutto in occasione del cattivo tempo una corrente anche in prossimità dei promontori di Malcesine e Limone nonché nel basso lago a punta Vo’ a Lazise ed a Bardolino si manifestano delle correnti di minore intensità.
Ricercatori dell’università di Trento hanno eseguito uno studio (MarinaAmadoriaGiulianoMoriniaSebastianoPiccolroazb1MarcoToffolona)con un metodo originale sulla dinamica delle correnti superficiali del lago di Garda .Lo studio è stato eseguito con la collaborazione dei frequentatori del lago velisti, pescatori, traghettatori, subacquei, squadre di soccorso nautico. La ricerca ha descritto con un modello matematico fenomeni come il trasporto di detriti a seguito di eventi di piena.
come riporta nella “Guida generale del Lago di Garda illustrata di Giovan Battista Simeoni Intorno al Capo San Vigilio
leggesi nel Bignami ( Enea Bignami il lago di Garda 1873 Civelli edit MIlano)
che la corrente subacquea diretta dal nord al sud
raggiunge la sua massima forza alla punta di S. Vigilio, ove la rendono vieppiù pericolosa quegli scogli
che in prossimità della riva meridionale ergonsi minacciosi al navigante, e specialmente quello detto la
Stella, che i piloti guardano con inquietudine in caso di burrasca