Il riconoscimento dei funghi e della loro commestibilità vanno affidate a micologi esperti o al personale specializzato degli enti sanitari competenti. Assumere funghi tossici o non adeguatamente trattati e conservati può provocare intossicazione o avvelenamenti anche mortali. Non consumare funghi se non si è certi della loro commestibilità. Le immagini riportate sul sito sono puramente indicative, gli stessi funghi da un anno all’altro o da un luogo ad un altro possono presentarsi sotto forme e sfumature di colori diverse.
ATTENZIONE DI FUNGHI SI MUORE
Nel sito non esprimiamo considerazioni relative alla commestibilità dei funghi ed invitiamo i raccoglitori a rivolgersi presso le ASL del territorio nazionale e presso alcuni ortomercati dove sono presenti gli Ispettori di Controllo Micologico , che fanno un servizio gratuito di controllo, riconoscimento e determinazione della commestibilità dei funghi raccolti dai privati
I FUNGHI SUL LAGO DI GARDA
Nelle zone di pregio boschivo come quelle del Parco alto Garda bresciano, del monte Baldo e dell’alto Garda Trentino crescono quasi tutte le varietà di funghi, la cui raccolta però deve essere fatta con esperienza data la pericolosità sia della eventuale consumazione di funghi tossici, sia per la pericolosità di avventurarsi nei boschi. Inoltre è importante rispettare l’ambiente per non creare inutili danni al patrimonio boschivo.
Si è tenuti a seguire alcune regole, quali rispettare gli alberi e il sottobosco, non distruggere o togliere i funghi che non si conoscono, pulire il fungo sul luogo di ritrovamento tagliando il gambo alla base prima di raccoglierlo, trasportare i funghi raccolti in un cestino o in una rete a maglie larghe in modo che passeggiando i funghi possano rilasciare le spore sul terreno.
Far controllare i funghi raccolti da persone esperte del servizio sanitario del territorio.
si rammenta inoltre che i regolamenti previsti per la raccolta dei funghi variano di regione in regione e anche di comune in comune e si invita quindi ad informarsi al riguardo prima di intraprendere una spedizione.
Le montagne di Tignale e Tremosine la Valtenesi e le valli intorno al monte Baldo sono territori caratterizzati da un clima mite, ricchi di zone boschive.
E’ anche possibile acquistare i funghi freschi o conservati, sia secchi che sott’olio, nei negozi di prodotti locali del territorio Gardesano.
Tour enogastronomici stagionali permettono di degustare prelibatezze a base di funghi.
CARATTERI DA OSSERVARE
CAPPELLO O PILEO forma, colore della cuticola, margine,residui del velo, consistenza, presenza di squame
CUTICOLA colore, rimovibilità,
POLPA O CARNE colore, viraggio di colore, consistenza
GAMBO eventuale presensa dell’ anello presenza di decorazioni, consistenza e separabilità dal cappello, struttura piena o cava, presenza di squame ..
IMEMOFORO , lamelle, tubuli e pori, liscio, aculei, pieghe
EVENTUALE PRESENZA DELLA VOLVA residuo del volo presente alla base
I funghi sono i corpi fruttiferi di un organismo “micelio” costituito da sottili filamenti di più cellule “ife”.
il Micelio vive sotto terra o sotto la corteccia degli alberi, o su altri substrati ;
Funghi “saprofiti” utilizzano le sostanze dei detriti o in organismi morti (es Agaricus)
I funghi “parassiti infettano piante ancora viventi rendendole più deboli (es. chiodino);
i funghi“simbionti” stabiliscono un rapporto mutualistico con le piante per mezzo delle loro ife, e scambiano a seconda della stagione e delle condizioni sostanze tra il micelio e le piccole radici delle piante “micorrize” .( es Porcini, tartufi)
non esistono ad oggi esami di laboratorio in grado di darci certezza sul grado di commestibilità o tossicità di un fungo
La tossicità e commestibilità di un fungo è un carattere variabile oltre che dalla natura del fungo ma anche da come è stato trattato, cucinato e consumato ( eventuale assunzione in associazione con altri alimenti ) nonché dalle caratteristiche del comsumatore ( intolleranze epatopatie disturbi renali ) così anche una specie ritenuta commestibile può dare disturbi importanti.
la commestibilità è data
la assenza di principi tossici; classifica i funghi come commestibili,tossici, velenosi, mortali , sospetti
questo criterio muta nel tempo per la maggiore conoscenza di effetti tossici variegati prodotti da una determinata tossina anche l’esperienza e l’osservazione degli incidenti consente di variare la classificazione dei funghi.
Specie dichiarate in passato come commestibili è oggi appurato che danno seri problemi di intossicazioni es (Gelone di montagna) ed (Chiodino) il consumo tradizionale di queste specie non deve ingannare sono specie oggettivamente tossiche (soprattutto in determinate condizioni climatiche o di trattamento).
modalità di conservazione ed utilizzo del fungo
Quasi tutti i funghi allo stato crudo sono più o meno tossici
La loro cottura deve essere almeno di 15-20 min ad 80 gradi
La surgelazione di funghi freschi puo comporare la stabilizzazione di tossine termolabili e dare esito di tossicità anche in funghi cotti successivamente per lo stesso motivo non devono essere raccolti funghi dopo le gelate notturne
L’ambiente in cui il fungo viene raccolto può comportare presenza di inquinanti , pesticidi per agricoltura per la vastità del micelio del fungo essi possono essere dei concentratori di sostanze minerali e metalli pesanti
Eventuali allergie non possono essere prevenute se non note
Consistenza del fungo funghi coriacei o legnosi, o marcescenti non devono essere assunti
Sapore dei funghi classifica i funghi in “senza valore” o “privo di interesse”, “non commestibili”, “commestibile mediocre” ,“commestibile” “commestibile discreto”, “buon commestibile”, “eccellente”
E’ comunque sempre consigliabile non abbondare nella assunzione dei funghi
Soprattutto se persone debilitate ,o in età pediatrica o donne in gravidanza.
dopo l’assuzione di funghi ci possono essere anche malesseri da falsa intossicazione per l’assenza di un veleno specifico ma per insorgenza di disturbi di intolleranza anche importanti
Nelle intossicazioni da funghi si distinguono
- Sindromi a breve incubazione (o a breve latenza), entro 5 ore dall’ingestione.
- Sindromi a lunga incubazione (o a lunga latenza) dopo le a 24 ore od oltre dall’ingestione.
La semplice interpretazione fotografica non è sufficiente a garantire il riconoscimento del fungo
Anche considerando la notevole varietà cromatica la abbondanza di varietà fungine simili. e le variazioni delle condizioni di raccolta in base all’ Habitat ed allo stato di conservazione e maturazione del fungo.
presso le ASL del territorio nazionale e presso alcuni ortomercati sono presenti gli Ispettori di Controllo Micologico (ICM), che fanno un servizio gratuito di controllo, riconoscimento e determinazione della commestibilità dei funghi raccolti dai privati