Il carassio (Carassius carassus) non è considerato in Italia per le sue scarse qualità gastronomiche, le sue carni hanno numerose lische.
Nei paesi dell’Est europeo, viene invece consumato cucinandolo arrosto od in polpette come il cavedano.
Essendo un pesce che vive sul fondo è necessario prima di consumarlo eliminare il sapore di fango facendolo spurgare quando è vivo per almeno due giorni in acque limpide o in alternativa va marinato con vino bianco. Il suo aspetto è molto simile alla carpa ma a differenza di questa ha labbra del tutto prive di barbigli e sono più sottili di quelle della carpa.
Si riproduce in maggio e giugno, le nuova sono deposte sulla vegetazione e gli avannotti rimangono attaccati alle piante per due o tre giorni.
È ritenuta una specie infestante per la sua capacità di adattamento e per la quantià della riproduzone
La lunghezza massima del carassio è di 50 centimetri è un pesce molto resistente e vive anche in acque poco ossigenate preferisce le acque ferme con vegetazione d’inverno si rifugia nei fondali fangosi in una specie di letargo. E’ onnivoro si nutre di invertebrati acquatici, insetti, larve, molluschi, crostacei e vermi, zooplancton e fitoplancton con preferenza per chironomi e di piante acquatiche .